Stop Ceta continua

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Questa settimana il Ceta, il Trattato di liberalizzazione commerciale tra Unione Europea e Canada, è approdato in Senato, nel più assoluto silenzio mediatico e con l’intenzione della maggioranza di avere la ratifica pronta per accompagnare il Presidente Mattarella nel suo viaggio istituzionale canadese.

L’imponente mobilitazione organizzata dalla Campagna StopTTIP-StopCETA Italia, le migliaia di lettere, tweet e dossier inviati ai senatori e al Presidente stesso dai cittadini, sono riuscite nell’impresa titanica di far slittare il voto della Commissione Affari Esteri a martedì 27 e quello in plenaria a mercoledì 28.

Il successo maggiore però non consiste nello slittamento del voto ma nell’aver costretto il presidente della Commissione, Pier Ferdinando Casini, a tenere audizioni e ad aprire una discussione, pur se di due soli giorni, su un tema tanto delicato ed altrettanto taciuto.

Un vero e proprio esempio di politica dal basso che ha infiammato gli animi e spinto Coldiretti, Cgil, Greenpeace, Slowfood e tutte le organizzazioni che sostengono la Campagna italiana, ad organizzare due momenti di intensa partecipazione in piazza a Roma, martedì 27 al Pantheon alle 10 e mercoledì 5 luglio, sempre alle 10, proprio in piazza Montecitorio

Qualcuno potrebbe chiedersi cosa non piaccia del CETA con il simpatico Canada del bel premier Trudaeu. I motivi sono tanti e potete trovarli riassunti nel libro bianco sottoscritto con Coldiretti, Cgil, Greenpeace, Arci, Acli, Legambiente Fairwatch e tre associazioni di consumatori e nei due dossier tecnici  che la campagna italiana ha presentato in audizione in Senato.

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