Risolvere il randagismo

Come pochi italiani sanno, il 23 febbraio è stata la giornata internazionale dedicata alla promozione della sterilizzazione dei pet, i nostri amici cani e gatti soprattutto. La sterilizzazione è un’azione preventiva benefica per la loro salute: per facilitare la loro coesistenza in contesti urbani sovraffollati; per la più efficace ed efficiente prevenzione all’abbandono di cuccioli a rischio poi di maltrattamenti; per ridurre al minimo l’esigenza di canili e gattili. Insomma, un’ottima cosa che però in Italia è praticata da una percentuale bassa di proprietari di pet, poco informati e per nulla incentivati in tal senso.

Il tema diventa sempre più urgente considerate le decine di milioni di cani e gatti presenti in Italia, la diffusa volontà di agire per il benessere dei nostri amici a quattro zampe e l’esigenza di superare le crescenti difficoltà, anche economiche, che incontrano sindaci e aziende sanitarie locali. Legambiente chiede a governo, Regioni e Comuni di non tentennare oltre, di mettersi rapidamente insieme per costruire, ascoltando i diversi soggetti privati impegnati in questa sfida, una soluzione a un’emergenza vera e propria: il vagantismo e il randagismo canino in Italia.

Due gli assi portanti su cui impostare il confronto: adeguare la legge 281/91, sulla scorta di ciò che ha funzionato e ciò che ha mostrato dei limiti, e definire un accordo quadro, anche economico, tra i soggetti pubblici e privati coinvolti per uscire da una situazione non più procrastinabile. Sul tema, troppo spesso, si sente dire solo che è colpa dei Comuni, oppure delle Asl, del volontariato, dello Stato, delle polizie municipali, dei medici veterinari o dei cittadini. Un inutile quanto inconcludente scaricabarile. Vi è invece una palese concomitanza di responsabilità. Legambiente mette sul tavolo una lista di cose da fare in dieci punti, per lavorare subito a beneficio dei nostri fedeli amici a quattro zampe e per una società inclusiva. Non ultimo, anche il lupo ringrazierà, considerato che vagantismo e randagismo canino stanno mettendo a dura prova la sopravvivenza di questa specie e la sua coesistenza con la zootecnia, rischiando di far scomparire una tra le più emblematiche specie selvatiche in Europa.

Nino Morabito è responsabile fauna e benessere animale di Legambiente

Articoli correlati

SEGUICI SUI SOCIAL

GLI ULTIMI ARTICOLI

Gli ultimi articoli