giovedì 18 Aprile 2024

Piazza del suolo

Da cinquant’anni in Italia l’urbanizzazione procede al ritmo di 25mila ettari di suolo l’anno: ci priviamo della nostra risorsa naturale più importante, limitata, non rinnovabile e insostituibile. Non vengono risparmiati i terreni più fertili, le aree ad elevato rischio idrogeologico, le coste e gli ecosistemi più vulnerabili mentre aumenta la fragilità del territorio, frane e alluvioni si ripetono da nord a sud del paese, amplificate dall’incalzare di eventi climatici estremi. Riflettere e confrontarsi sul tema implica riconoscerne il significato di bene comune, connesso ai servizi ecosistemici e produttivi che esso eroga. Ma vuol dire anche interrogare la politica e l’economia sulle prospettive urbane compatibili con il ciclo economico che si apre. Parliamo di adattamento ai cambiamenti climatici ma anche di rigenerazione dall’interno delle città, secondo criteri di benessere ed efficienza ecologica, energetica e sociale. Significa promuovere l’agricoltura di qualità degli ambasciatori del territorio. Diffondere i presìdi per la tutela del suolo e delle risorse naturali e affermare che non può esservi legittimo possesso della terra senza responsabilità civile, come rivelano le esperienze dei Custodi del territorio, la rete che in Italia abbiamo proposto e sostenuto. E significa battersi, non da soli, perché l’Europa riconosca un diritto ambientale per il suolo: è il senso della campagna People4soil, che ci vede nella doppia veste di promotori e di nodo di una rete europea di cittadini responsabili, un’alleanza dal basso che chiede alla politica una precisa assunzione di ruolo.

Parole chiave: RISCHIO IDROGEOLOGICO RISORSE ADATTAMENTO RIGENERAZIONE RESPONSABILITÀ DIRITTI AGRICOLTURA FORESTE PARCHI

 g.zampetti@legambiente.it
damiano.disimine@legambiente lombardia.it
#suoloX – #legambienteX

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