venerdì 29 Marzo 2024

Ottobre 2016

In Italia il consumo di suolo viaggia alla velocità di 4 metri quadrati al secondo, circa 35 ettari al giorno. La maggior parte del terreno perso è quello con la maggior potenzialità produttiva e la copertura artificiale non deteriora solo il terreno direttamente coinvolto ma produce impatti notevoli anche su quello circostante. Il danno stimato per il nostro Paese è di circa un miliardo di euro all’anno, per il servizio ecosistemico che il suolo non può più fornire. La Camera ha approvato a maggio un disegno di legge, ora al Senato, che riconosce il suolo come bene comune, con l’obiettivo di azzerarne il consumo entro il 2050. L’inchiesta della Nuova Ecologia di ottobre, il mensile di Legambiente, è dedicata ai 300 ettari di aree naturali che spariscono ogni giorno in Europa e alla campagna People4Soil, una rete di 350 organizzazioni impegnate nella raccolta di un milione di firme per proteggere il suolo.

Nella sezione Primo Piano, invece, una riflessione sul ruolo e l’evoluzione del volontariato di protezione civile, dall’alluvione di Firenze, 50 anni fa, al sisma nel centro Italia del 24 agosto. Per portare aiuto alle popolazioni terremotate quest’estate si sono attivati da subito oltre 6.000 volontari iscritti alle organizzazioni di volontariato di protezione civile (fra cui Legambiente), perché quella degli aiuti nella fase dell’emergenza è una macchina che dipende direttamente dalla Stato e non prevede improvvisazioni. Radicalmente diversa l’esperienza di chi nel 1966 si diede da fare a Firenze, quando in mezzo al fango cresceva anche la contestazione giovanile e la tensione politica verso il cambiamento.

E’ legata al terremoto e alla sopravvivenza del tessuto sociale anche la raccolta fondi a sostegno dell’economia civile “La rinascita ha il cuore giovane”, di cui La Nuova Ecologia racconta ragioni e primi passi. “Immaginare un futuro possibile per i territori e le comunità delle zone colpite dal sisma” è la parola d’ordine dei promotori – Legambiente, Libera, Altromercato, Alleanza Cooperative Italiane Giovani, Federparchi, Alce Nero e Symbola Fondazione per le qualità italiane – che intendono aiutare giovani imprenditori e cooperative che hanno subito danni a strutture e produzione.

Un punto anche sugli impegni presi dagli Stati sulla lotta ai cambiamenti climatici e su quanto rimane da fare per scongiurare l’innalzamento della temperatura del pianeta oltre il limite di guardia. Mentre Usa e Cina, che insieme producono il 38% delle emissioni mondiali, hanno annunciato la ratifica dell’accordo di Parigi al G20, impegnandosi ad agire da subito per la riduzione dei gas climalteranti senza aspettare il 2020, ancora manca la ratifica della Ue. E la linea europea, a giudicare dal progressivo smantellamento delle politiche a sostegno delle rinnovabili e dal calo degli investimenti nelle energie pulite, al momento appare diversa da quella auspicata.

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