New York disinveste dalle fonti fossili

foto di De BlasioPer New York le fonti fossili non sono più il futuro! Il sindaco della grande “mela” Bill de Blasio in una conferenza stampa lo scorso mercoledì ha spiegato con chiarezza la strategia per contrastare i cambiamenti climatici. “New York sarà la prima grande città degli Stati Uniti a disinvestire dai combustibili fossili – ha dichiarato Bill de Blasio – Stiamo portando avanti la lotta contro il cambiamento climatico direttamente contro le società petrolifere, che da sempre hanno conosciuto gli effetti e intenzionalmente hanno ingannato i cittadini per proteggere i loro profitti. È stata la loro avidità a metterci in queste condizioni, e spetta a loro sostenere il costo di rendere New York più sicura e resiliente”.

Exxon, Chevron, Bp, ConocoPhillip e Royal Dutch Shell sono le principali compagnie ritenute responsabili, nel corso dei vari anni, dei disastri ambientali che si sono verificati negli Usa. Così, secondo l’amministrazione, saranno loro a farsi carico dei costi e dei danni subiti dalla città e di tutti quei pericoli destinati ad aumentare nei prossimi anni, stando a diversi studi scientifici.

Il piano d’azione che intende adoperare la città americana è quello di disinvestire più di 5 miliardi di dollari in fondi pensionistici dai titoli legati alle compagnie petrolifere, l’obiettivo è riuscirci entro 5 anni. Probabilmente, si tratta del maggiore spostamento monetario avvenuto nella storia con in ballo ben 187 miliardi di dollari.

“Vogliamo salvaguardare la pensione dei poliziotti, degli insegnanti e dei vigili del fuoco della nostra città, ma allo stesso tempo crediamo che il loro futuro finanziario sia legato alla sostenibilità del pianeta – ha spiegato Scott Stringer, delegato al bilancio – È complesso, ci vorrà del tempo e ci saranno molti passaggi, ma la strada è ormai segnata”.

Con questa decisione il movimento “Divest” cresce esponenzialmente, andandosi ad aggiungere ad una lista che aumenta di anno in anno e che annovera nomi come il Rockefeller Brothers Fund e la Gates Foundation. Inoltre, un caso analogo si era verificato lo scorso settembre, quando i procuratori delle città di San Francisco e Oakland avevano avanzato azioni legali verso le “cinque sorelle” petrolifere.

L’obiettivo dunque è reperire fondi per finanziare tutte le misure necessarie ad aumentare la resilienza delle città: riqualificazione delle infrastrutture idriche e fognarie, protezione delle coste, mitigazione delle ondate di calore nel paese più colpito dalle catastrofi naturali. Basti pensare all’uragano Sandy, che nel 2012 piegò New York, o ancora agli uragani Harvey, Irma e Maria, che si sono abbattuti sulla costa sud-orientale degli Stati Uniti, o gli ingenti danni causati dagli incendi divampati in California. Eventi climatici estremi che hanno gravato non poco sul bilancio di tante città.

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