giovedรฌ 18 Aprile 2024

Domani salpa Goletta Verde

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Si salpa da Genova domani. E poi via a Porto Venere, lโ€™Isola dโ€™Elba, Ostia, Terracina, Ischia, Pollica, Marina di Camerota, Sapri, Maratea, Cetraro, Villasimius, Cagliari, Favignana, Ustica, Barcellona Pozzo di Gotto, Castro, Bisceglie, Lesina, Termoli, Vasto, Ancona, Senigallia, Ravenna, Porto Levante, Venezia e infine Grado, ultima tappa del viaggio a Ferragosto.

Goletta Verde, la storica imbarcazione di Legambiente, anche questโ€™estate spiega le vele. Fedele, da 30 anni, al suo lavoro di analisi della qualitร  delle acque, di denuncia dellโ€™inquinamento e della scarsa e inefficiente depurazione dei reflui, delle speculazioni edilizie e degli ecomostri e della cattiva gestione delle coste italiane. Caparbia nel dedicarsi a proteggere il mare e le coste dalle illegalitร  di ogni sorta e valorizzare, invece, il patrimonio unico del nostro Paese. Questa edizione di Goletta Verde รจ realizzata grazie al sostegno di COOU e dei partner tecnici NAU e Novamont. La nuova ecologia e Rinnovabili.it sono media partner.

Dal 1986, anno in cui รจ partita la campagna, Goletta Verde non ha mai smesso di opporsi a chi saccheggia il mare, rinnovando estate dopo estate le sue battaglie a seconda delle vertenze piรน impellenti, come quella contro le fonti fossili che accompagnerร  anche questโ€™anno lโ€™imbarcazione in ogni porto o quella contro gli scarichi illegali e la mancata depurazione.

E i dati del dossier Mare Monstrum di Legambiente, presentato questa mattina, dimostrano quanto sia critica la situazione del โ€œmare illegaleโ€. I reati ai danni del nostro mare che le forze dellโ€™ordine e le Capitanerie di porto hanno intercettato nel corso del 2015 crescono del 27%. Le infrazioni sono ben 2,5 per ogni chilometro di costa del Belpaese. Sale anche il numero delle persone denunciate, che passano da 18.109 a 19.614, mentre flette, seppur di poco il dato dei sequestri, sono 4.680 a fronte dei 4.777 del 2014. A fare la parte del leone รจ il settore della pesca illegale, con 6.810 reati accertati, seguita dalle infrazioni relative alla cattiva depurazione e agli scarichi selvaggi che sono state 4.542.

Alto รจ pure il numero delle infrazioni legate al ciclo del cemento, 4.482, dove domina la fattispecie dellโ€™abusivismo edilizio costiero. I nostri litorali sono puntellati da distese di villini sorti โ€œspontaneamenteโ€, in barba alle regole edilizie, al paesaggio e alla qualitร  dei manufatti. E ci sono poi alcuni casi esemplari di sfregio alle coste, che Legambiente denuncia da sempre nei suoi dossier e nelle sue iniziative: ecomostri, grandi alberghi o villaggi in riva al mare, che rappresentano appieno la devastazione illegale e impunita dellโ€™abusivismo edilizio, e di cui lโ€™associazione chiede ai Comuni e alle istituzioni nazionali lโ€™abbattimento in via preferenziale. Dopo lโ€™abbattimento nel 2014 degli scheletri sulla collina di Quarto Caldo nel Parco nazionale del Circeo e dello scheletro di Alimuri a Vico Equense, questโ€™anno la nuova top5 dellโ€™abusivismo edilizio vede accanto agli scheletri di Pizzo Sella a Palermo, il villaggio di Torre Mileto a Lesina (FG), lo scheletro dellโ€™Aloha Mare ad Acireale (CT), le 35 ville nellโ€™area archeologica di Capo Colonna a Crotone e le case abusive dellโ€™Isola di Ischia.

 

Il 52,4% degli illeciti si concentra nelle regioni del Sud, anche classificabili come quelle โ€œa tradizionale presenza mafiosaโ€, ossia Campania, Sicilia, Calabria e Puglia. In testa, cโ€™รจ la Campania con 3.110 illeciti, il 16,8% del totale, ben 6,6 per chilometro di costa. Molto vicino si piazza la Sicilia, con 3.021 reati, il 16,4%. Le due regioni, da sole, rappresentano un terzo di tutti i reati. Terzo รจ il Lazio, con 1.920 reati accertati, al quarto posto troviamo la Calabria con 1.838 e quinta รจ la Puglia con 1.701. La Campania detiene anche il primato specifico del cemento illegale, con quasi il 20% dei reati accertati. Gran parte di questi reati รจ legata alla realizzazione di case, stabilimenti turistici, hotel, villaggi vacanza e altre infrastrutture private sul demanio marittimo o in aree vincolate lungo la costa. ย  ย  ย  ย  Al secondo posto, la Calabria con il 13,2%, seguita dal Lazio con lโ€™11,5%, dalla Sicilia con il 10,3% e dalla Puglia con il 9,6%. E sono sempre Campania, Calabria, Puglia, Sicilia e Lazio a guidare la classifica dedicata ai reati legati allโ€™inquinamento delle acque, totalizzando insieme il 57,5% degli illeciti nazionali.

โ€œApprovare al piรน presto la legge sugli abbattimenti degli ecomostri, che giace in Parlamento dal 2012, รจ una prioritร  per il nostro Paese – dichiara Rossella Muroni, presidente di Legambiente -. Abbiamo vinto tante battaglie contro gli oltraggi al nostro prezioso patrimonio ambientale, a partire dalla nuova legge sugli ecoreati, ma molto resta ancora da fare sia contro il cemento e gli abusi edilizi che rovinano irreparabilmente la bellezza delle nostre coste, sia contro le trivellazioni e le ricerche petrolifere che danneggiano e mettono a repentaglio lโ€™ecosistema marino, contro gli scarichi e le sostanze inquinanti che in mare vengono sversate ogni giorno e contro il marine litter la cui presenza รจ, purtroppo, sempre piรน forte nei mari e sulle spiaggeโ€.

Anche questโ€™anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati รจ main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo da 32 anni, il COOU garantisce la raccolta degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. Lโ€™olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – รจ un rifiuto pericoloso per la salute e per lโ€™ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di unโ€™auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato รจ anche unโ€™importante risorsa perchรฉ puรฒ essere rigenerato tornando a nuova vita in unโ€™ottica di economia circolare: il 90% dellโ€™olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dellโ€™Italia il Paese leader in Europa. โ€œLa difesa dellโ€™ambiente, in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del COOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. Lโ€™operato del Consorzio con la sua filiera non evita solo una potenziale dispersione nellโ€™ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per lโ€™economia del Paeseโ€.

ย Con SOS Goletta, come sempre Legambiente assegna un compito importante a cittadini e turisti, a cui chiede di segnalare situazioni anomale foriere di inquinamento delle acque: tubi che scaricano direttamente in mare ma anche chiazze sospette. Ancora oggi, infatti, in Italia il 25% delle acque di fogna viene scaricato in mare, nei laghi e nei fiumi senza essere opportunamente depurato. Per questo, il team di tecnici che accompagna la Goletta per condurre il monitoraggio scientifico delle acque, a caccia dei punti piรน critici, raccoglie anche le segnalazioni dei cittadini per approfondire la denuncia e farla arrivare alle autoritร  competenti. Per segnalare il โ€œmare sporcoโ€ si puรฒย  scrivere a sosgoletta@legambiente.it inviando una breve descrizione della situazione, lโ€™indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dellโ€™area inquinata e un recapito telefonico.

Ad accompagnare il viaggio di Goletta Verde ci sono perรฒ anche buone notizie: i comportamenti virtuosi e i provvedimenti importanti degli ultimi 30 anni nel nostro Paese, raccontati grazie a una mostra itinerante realizzata con il patrocinio del ministero dellโ€™Ambiente e della Tutela del Territorio e del mare e la collaborazione del parco nazionale dellโ€™Arcipelago Toscano e delle aree marine protette di Cinque Terre, Secche di Tor Paterno, Regno di Nettuno, Costa degli Infreschi e della Masseta, Capo Carbonara, Isole Egadi e Isola di Ustica. Dal monitoraggio della qualitร  delle acque, alla legge sulle aree protette e sulla conservazione degli ecosistemi e della biodiversitร , passando per la prima commissione parlamentare dโ€™inchiesta sul ciclo dei rifiuti, le battaglie contro i condoni edilizi e gli abbattimenti degli abusi, e infine la legge tanto attesa sugli ecoreati. La mostra che farร  tappa nelle otto aree marine protette รจ una carrellata su tre decenni di politiche ambientali che racconta come lโ€™Italia, nonostante tutto, sia cambiata in termini di difesa, tutela e innovazione.

Per la prima volta, saranno organizzati, inoltre, da Altrafoto e Legambiente, workshop dedicati al reportage ambientale. Diventa EcoReporter รจ il nome di cinque appuntamenti di quattro giorni (Sicilia 7-10 luglio, Calabria 14-17 luglio, Puglia 21-24 luglio, Marche e Emilia Romagna 29-31 luglio, Veneto e Friuli Venezia Giulia 4-7 agosto) al seguito dei tecnici di Goletta Verde, per un reportage fotografico del loro lavoro, sotto la supervisione del fotografo Piero Leonardi in qualitร  di docente. Previste anche escursioni alla ricerca di siti inquinati.

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