Domani la società civile scende in piazza. Lo fa proprio in occasione della riunione dei capi di Stato europei per la firma dei trattati di Roma. Diverse manifestazioni sono prevista dalla mattina per protestare contro le disuguaglianze sociali, l’insicurezza e il modo in cui si sta trattando il fenomeno migratorio all’interno dell’Ue.
Il primo corteo delle organizzazioni partirà alle 11 da piazza Vittorio e arriverà al Colosseo. La manifestazione denominata “La nostra Europa” ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sulle “disuguaglianze e l’ insicurezza sociale, diffuse a piene mani dall’austerità e da politiche ingiuste, alimentano culture e movimenti reazionari – scrivono gli organizzatori-. Si moltiplicano razzismi, nazionalismi regressivi, muri, frontiere e fili spinati. Dimostriamo che l’europeismo radicale è forte abbastanza da fermare i mostri della storia europea che paiono tornare”.
Lo slogan comune è «La Nostra Europa – unita democratica solidale». Gli organizzatori sono una coalizione larghissima di associazioni, sindacati, movimenti, centri sociali, reti italiane ed europee. Da Legambiente all’ Arci, passando per Baobab experience fino ai centri sociali che partecipa alla mobilitazione con il suo appello «Libertà di Movimento». Arriveranno delegazioni da molti paesi europei per partecipare ai dibattiti e alla manifestazione finale. “Vogliamo dare il nostro contributo associativo affinché il sogno europeo continui ad esistere, contrastando l’idea di austerità e chiusura che l’Europa rischia sempre più di incarnare – spiega Rossella Muroni, presidente di Legambiente – Da quel 25 marzo 1957 l’Europa ha fatto molti passi avanti, non solo per il numero degli Stati membri dell’Unione, ma oggi rischia di implodere su se stessa. Corrosa dal tarlo dei nazionalismi che riemergono e dal semplicismo demagogico di chi fa leva sulle paure della gente in questo periodo di trasformazioni e di migrazioni”.
Al Colosseo confluirà anche la Marcia per l’Europa organizzata dai federalisti che invece partiranno la mattina dalla Bocca della verità.
Nel pomeriggio di sabato, invece, si svolgerà una grande azione di protesta sulle acque del Tevere. L’appuntamento è alle 15 e 30 a ponte Sant’Angelo, l’obiettivo è “portare il Mediterraneo nel cuore di Roma”, lo slogan scelto “Not in my Europe”. “Le politiche migratorie dell’Europa sono fatte di muri, blocchi, accordi disumani con paesi di Africa, Asia e Medio Oriente. Condannano persone in fuga da guerre, persecuzioni e povertà a viaggi sempre più spesso mortali o le respingono verso la sofferenza che si sono lasciati alle spalle – scrivono gli organizzatori -. Lanciamo un messaggio forte ai leader europei che saranno riuniti per celebrare i 60 anni dei Trattati di Roma: il destino di migranti e rifugiati ci riguarda. La strage continua nel Mediterraneo deve finire, attraverso l’apertura immediata di canali di ingresso regolare e protetto. Mostriamo ai leader l’altra faccia dell’Europa, che vogliamo accogliente e solidale”. Tra le organizzazioni promotrici: Medici senza frontiere, Amnesty International, A Buon diritto, Arci, Asgi, Cild, Oxfam, Unicef e Save the children. Intanto già questa mattina in Campidoglio si è svolto il primo flash mob: gli attivisti di Baobab experience hanno organizzato un sit-in con lo slogan “Refugees welcome” e “Europe for all”.
Nel pomeriggio dalle 14 da Piazzale dei Partigiani fino alla Bocca della Verità la piattaforma Eurostop del “No sociale alle banche, ai padroni e alle guerre” sfilerà per le strade di Roma, in particolare nel quartiere Testaccio. Invece da Santa Maria Maggiore il corteo della “destra sovranista”.