martedì 16 Aprile 2024

Nutrimento esistenziale

Un'opera di Gianluigi Bellucci
SFOGLIA IL SERVIZIOCi siamo interrogati a lungo prima di scegliere come tema per l’ormai tradizionale inserto letterario di Nuova Ecologia quello del cibo. Certo, l’argomento è quanto mai d’attualità, visto che alla nutrizione è dedicata l’Expo di Milano. Forse di altrettanto pertinente in questo periodo c’è soltanto la guerra, tragedia alla base dell’ondata migratoria che si abbatte periodicamente sul nostro paese. Alla fine però ci siamo decisi. Perché intorno alla gestione delle risorse alimentari (anche se nella kermesse milanese questo emerge in maniera parziale) ruota larga parte dei bisogni di sostenibilità ed equità fra i popoli. Ma soprattutto perché il cibo, ci sembra, resta uno degli snodi fondamentali delle relazioni interpersonali, il linguaggio forse per eccellenza (basti pensare alla relazione fra madre e figlio) su cui si costruiscono ­ e qualche volta si rompono ­ i legami fra gli individui.  
Per segnare meglio il crocevia fra le diverse anime di questa sezione abbiamo scelto un tweet postato da Samantha Cristoforetti (vedi il box a pagina 65), meglio nota come Astrosamantha, l’astronauta italiana che è stata a bordo per 200 giorni, nei mesi scorsi, della Stazione spaziale internazionale. È solo uno spunto, certo, ma anche una maniera di osservare la metamorfosi delle nostre abitudini alimentari e allo stesso l’omaggio a una donna che ha saputo dimostrare come il nostro paese, nel disastro socio-politico che quotidianamente affrontiamo, possiede ancora tante energie e voglia di farsi valere.
Infine, gli autori. Fulvio Ervas si rivolge al nostro immaginario or-mai condizionato se non dalla visione certamente dalla presenza dei reality ambientati, da qualche anno, anche in cucina. E ci racconta con meticolosità una competizione fra astronauti per no-minare il cuoco capace di cucinare meglio con gli ingredienti a disposizione su una stazione in orbita intorno alla Terra. Fulvio Frezza si situa nel solco della sua scrittura, capace di unire una grande precisione lessicale con la musi-ca, la cucina e la seduzione. Provate a sostituire agli ingredienti che descrive degli asparagi reidratati, come quelli che si trovano nei supermarket, e chiedetevi se l’effetto sarebbe lo stesso. Carla Vistarini, infine, ci propone il racconto più inquietante, al cui in-terno il cibo rappresenta soltanto uno degli elementi in un gioco che ci ricorda la famosa partita a scacchi fra il cavaliere e la morte nel Settimo sigillo di Bergman. Ma oltre al maestro svedese, il racconto è ricco di suggestioni cinematografiche. Ai lettori il piacere di scoprirle tutte.

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